Alla fine, vien fuori la verità – la scioccante dichiarazione di addio di Juncker al Parlamento europeo



Eurointelligence dà un resoconto abbastanza completo del "discorso di commiato" di Juncker. Certo, queste cose poteva dirle prima, ma comunque è interessante sentire cosa ha detto...veramente (il sole24ore era in giornata no)


Eurointelligence - Parla ora, poco prima di lasciare l'incarico. E questa volta, nessuno lo accusa di mentire. Jean-Claude Juncker ha fatto un furioso discorso di commiato alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo. E' stato ripreso in particolare dalla stampa spagnola. Cinco Dias definisce l'intervento di Juncker "un attacco furibondo a Berlino" . La BBC ha un filmato di 90 minuti dell'intera seduta. Juncker ha detto:



Che non era d'accordo con il ritmo degli aggiustamenti "imposti ad alcuni paesi", e che l'Eurogruppo non ha fatto alcuna valutazione politica su questi aggiustamenti, i quali troppo spesso erano semplicemente "delle copie delle raccomandazioni di Commissione, BCE e FMI, la cui legittimità democratica non è chiara".

• che "la scelta è stata quella di far ricadere tutto l'aggiustamento sui paesi più deboli";

• che quei paesi che hanno beneficiato delle fughe di capitali dalla Grecia non hanno fatto nulla in proposito;

• che è stato fatto l'errore di "sottovalutare il dramma della disoccupazione" e di "dare l'impressione che l'Europa è lì solo per punire" e che non premia i "paesi partecipanti ai programmi" che proseguono con i loro piani di aggiustamento;

• che il suo successore farebbe bene ad "ascoltare a tutti i membri della zona euro su base paritaria" anche se ci vuole molto tempo per portare a termine un meeting, "altrimenti, se il mio successore non lo farà, in 6 mesi si vedranno i risultati";

• che i risultati dell'ultimo Consiglio Europeo sono stati "deludenti", perché "l'idea di partenza era di presentare una tabella di marcia per i decenni seguenti";

in materia di coordinamento delle politiche economiche, che '"non possiamo continuare con un sistema in cui il braccio monetario di Francoforte è forte e il braccio della politica economica è debole". E che "dobbiamo far sì che ogni volta che un governo raccomanda una riforma strutturale questa sia spiegata all'Eurogruppo e che i ministri spieghino quali saranno le conseguenze di tali riforme nei diversi paesi";

"C'è bisogno per tutti gli Stati membri di concordare un 'salario sociale minimo', la necessità di un minimo di diritti sociali di base per i lavoratori, altrimenti perderemo l'appoggio delle classi lavoratrici". C'è la necessità di "un accordo su alcuni elementi di solidarietà", "principi e modi di risoluzione delle crisi bancarie", e "un sistema di depositi di garanzia";

• che il Green Party in Lussemburgo voterà contro il Trattato Fiscale perché "sono stufi di quello che vedono come un diktat tedesco";

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